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Marco Parente

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Calma- Marco Parente

http://www.marcoparente.it/

Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Dagli inizi a Eppur non basta[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Napoli, si trasferisce all’inizio degli anni novanta a Firenze, dove forma la band Otto’p’notri insieme a Massimo Fantoni a cui si aggiungeranno, in una fase successiva musicisti come David Bindi, Fabrizio Orrigo, Claudio Mangionello e Umberto Bartolini [1]. Con gli Otto’p’notri Parente sperimenterà senza pubblicare, il primo album della band infatti arriverà nel 1999, dopo la sua uscita dal gruppo avvenuta nel 1995[2][3]; durante quell’esperienza si farà notare anche come batterista.

Dopo aver contribuito alla batteria e agli arrangiamenti de L’albero pazzo di Andrea Chimenti[4], collabora con i CSI suonando la batteria per gli album Ko de mondo[5] del 1994 e Linea Gotica del 1996.

Il disco d’esordio, Eppur non basta, esce nel marzo del 1997 per la collana Taccuini del Consorzio Produttori Indipendenti. Nel brano Oio, Parente duetta con Carmen Consoli.

Stefano Bollani, con il quale Parente si trova nel frattempo a collaborare dal vivo, realizzerà una cover de Il mare si è fermato in Småt Småt del 2003.

Nel 1998 Parente prende parte al tributo The Different You – Robert Wyatt e noi con Gharbzadegi, realizzata con i La Crus e inserita anche nella ristampa di Eppur non basta come bonus track.

Testa, di’ cuore e l’incontro con City Lights[modifica | modifica wikitesto]
Testa, di’ cuore, il secondo album di studio, esce nel 1999 per l’etichetta Sonica e contiene un brano cantato in duetto con Cristina Donà, Senza voltarsi scritto insieme a Massimo Fantoni [6]

Parente conosce Antonio Bertoli, direttore della City Lights Firenze, e avvia una serie di collaborazioni nell’ambito della poesia e del reading accompagnando nomi del calibro di Lawrence Ferlinghetti, Alejandro Jodorowsky, Anne Waldman e John Giorno nel corso del tour Pull My Daisy.

La stessa City Lights stampa il libretto Testa, di’ cuore – Work in progress/Work in regress.

Parente inizia a lavorare al suo primo spettacolo, Paradiso, Inferno, Piano Terra, in scena dal dicembre del 2001. Insieme a Paolo Benvegnù apre alcuni concerti degli Afterhours, stringendo una solida collaborazione con il gruppo di Manuel Agnelli. Suonerà insieme a loro al Premio Ciampi 2001.

https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Parente

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